LA COOPERATIVA-Societą Cooperativa Termini
LE ORIGINI
La Cooperativa Termini, costituita, come si legge nel primo statuto depositato nel 1919, sia da "ferrovieri stabili" che da "ferrovieri pensionati" di "provata onestà e solvibilità", chiese, nel 1920, a1 Sindaco di Roma una licenza per costruire 250 alloggi in un'area poco distante da Porta Maggiore di proprietà dei Conti Serventi. Il progetto prevedeva, oltre agli alloggi, la costruzione di una scuola elementare con annessa palestra e la ristrutturazione di un fabbricato già esistente (quello attualmente chiamato la "Torretta') da destinare a sede della Cooperativa, di una Sala Riunioni e di una Biblioteca. La Giunta Municipale deliberò la concessione della licenza il 20 agosto 1921, quando la "prima pietra" era già stata posata nientemeno che da Vittorio Emanuele III. Il terreno e le opere di edificazione costarono alla Cooperativa 20.867.075 lire, ricavate da un mutuo (con scadenza cinquantennale) concesso dall'Amministrazione delle Ferrovie del regno d'Italia. Dalle cronache dell'epoca si apprende che i problemi affrontati dalla Cooperativa Termini furono molteplici, non ultimo quello dello scarico delle acque "sporche". A quei tempi tutti gli abitanti fuori Porta Maggiore lamentavano la mancanza di un sistema di fognature pubbliche che risolvesse le esigenze delle migliaia di abitazioni situate "fuori le mura". La soluzione prospettata dal Comune fu quella di immettere le acque di scarico nel Fosso della Marranella, che già allora fungeva da collettore di raccolta per le case popolari della Marranella, a patto che le acque venissero prima "depurate". I bombardamenti del luglio e dell'agosto 1943 danneggiarono gravemente molti villini (alcuni dei quali hanno portato per anni il segno lasciato dalle bombe e dai proiettili delle mitragliatrici dei caccia P 38 americani).
IL 23 NOVEMBRE 1920
In località Villa Serventi, poco fuori Porta Maggiore, sulla via Casilina, "Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III"
assiste alla posa della fatidica "prima pietra" della Città Giardino ( oggi meglio nota come località " I Villini" ).
Accanto a lui c'è il presidente della Società Cooperativa Termini , costituita da un gruppo di ferrovieri di Roma .
VITTORIO EMANUELE III
Durante un altro momento della cerimonia del 23 novembre 1920.
VILLA SERVENTI
Nella tenuta sorgeva un vecchio casale che venne successivamente demolito. In primo piano un piccolo treno
utilizzato durante i lavori di costruzione per trasportare i materiali necessari .
LA COSTRUZIONE
Vera e propria della Città Giardino iniziò nel settembre del 1921. In questa foto si vedono alcuni gruppi di
falegnami, carpentieri e muratori che partecipano ai lavori. Sullo sfondo sono ben visibili gli archi
dell'acquedotto Claudio che costeggia il tratto di ferrovia parallelo a via Casilina.
UN'IMMAGINE DEL TRENO
utilizzato per il trasporto dei materiali da costruzione .
I VILLINI
Iniziano a prendere forma ed a delinearsi.
TERMINATA LA FASE DI EDIFICAZIONE
Iniziò quella delle rifiniture. In questa immagine vediamo alcuni operai intenti a tracciare il bordo di una strada.
CENTINAIA DI OPERAI
Partecipano alla edificazione della Città Giardino .
DOPO QUASI TRE ANNI
di lavoro la Città Giardino poteva considerarsi quasi terminata. I proprietari posano soddisfatti di fronte alle
loro nuove abitazioni.
ALL'INTERNO DELLA CITTÀ GIARDINO
venne ristrutturato un vecchio casale ( la leggenda lo identifica come uno dei " tanti " luoghi ove dormì
Giuseppe Garibaldi ). Il casale è ancora visibile al centro di Piazza Copernico .
L'INAUGURAZIONE DELLA CITTÀ GIARDINO
vi intervennero molte importanti autorità dell'epoca. L'immagine ci mostra che fu un giorno di pioggia .
IL NUOVO QUARTIERE
ecco come appariva dall'alto al termine definitivo dei lavori. Fonte: www.comune.roma.it